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Le barriere architettoniche presenti  nelle abitazioni, per molti rappresentano un vero e proprio ostacolo alla libertà personale.
Prima di capire come e cosa il Governo offre per eliminarle, vediamo nel dettaglio cosa s’intende per barriere architettoniche. In particolare, ci si riferisce ad esse quando si indicano:

ostacoli fisici che creano disagio alla mobilità di persone e in particolare di coloro le cui capacità motorie sono momentaneamente ridotte o impedite;ostacoli che limitano l’utilizzo sicuro di attrezzature di vario genere;mancanza di accorgimenti per permettere l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi pericolosi.  In modo particolare, ai non vedenti, agli ipovedenti e alle persone in una condizione di sordità.

Tale definizione di barriere architettoniche deriva dal DM 236/89.

Come eliminarle con la detrazione Irpef

Messe in campo dal Governo una serie di agevolazioni fiscali rivolte all’eliminazione delle barriere architettoniche in casa. La prima misura che può essere presa in considerazione è una detrazione Irpef del 50%, da calcolare su un importo massimo di 96.000 euro. Questa agevolazione vale per la spesa sostenuta nel periodo compreso tra il 26 giugno 2012 e il 31 dicembre 2020.

Tale detrazione è inserita nel cosiddetto “Bonus ristrutturazione”, già disciplinata dall’art. 16-bis del d.P.R. n. 917/86, ma prorogata dalla Legge di Bilancio 2020.

Agevolazioni fiscali 2020: in cosa consistono

Nell’agevolazione fiscale in questione, sono previste le spese sostenute per lavori di ristrutturazione edilizia finalizzati alla eliminazione delle barriere architettoniche. Consentiti ad esempio, l’installazione di ascensori e montacarichi, la realizzazione di un elevatore esterno all’abitazione, la realizzazione di rampe o l’eliminazione di gradini.

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Prevista l’agevolazione anche per mezzi tecnologici avanzati, atti a favorire la mobilità interna o esterna delle persone portatrici di handicap grave.

Inoltre, in tema detrazioni fiscali, si prospetta un cambiamento dal 1° gennaio 2021. La percentuale che si potrà detrarre sarà del 36% e la spesa massima su cui calcolarle sarà di 48.000 euro.

Chi può usufruire delle agevolazioni fiscali

Per accedere alla detrazione fiscale bisogna utilizzare il cosiddetto “bonifico parlante” in cui inserire:

il riferimento alla legge, ovvero all’articolo 16-bis del Dpr 917/1986, nella causale;il codice fiscale di chi accede alla detrazione;il codice fiscale o la partita IVA del destinatario del pagamento.

Infine, bisogna tener conto che questa detrazione fiscale non può essere cumulata con la detrazione del 19%. Quest’ultima si riferisce alle spese sanitarie che riguardano il sollevamento della persona con disabilità.

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