Ascolta articolo
Tempo di lettura 4 Minuti

Cerchiamo di fare chiarezza sulle categorie  che possono accedere ai benefici dell’invalidità civile sono i mutilati e gli invalidi civili, i ciechi e i sordi, gli affetti da talassemia e drepanocitosi.

La percentuale minima  di riduzione permanente della capacità lavorativa, per la qualifica di invalido civile, è un terzo (33%) determinato in base alla tabella, approvata con decreto del Ministro della Salute del 5 febbraio 1992:

Percentuale di invalidità Benefici ottenibili
fino al 33% Nessun riconoscimento
dal 46% Iscrizione nelle liste speciali dei Centri per l’Impiego per l’assunzione agevolata
dal 33% al 73% Assistenza sanitaria e agevolazioni fiscali
dal 66% Esenzione ticket sanitario
Dal 74% al 100% Prestazioni economiche

Se la percentuale  di invalidità riconosciuto dalla commissione medica è compreso tra il 74% e il 100%, per ottenere le prestazioni economiche l’INPS procede alla verifica dei dati socio-economici e reddituali trasmessi.

Le prestazioni economiche riconosciute e pagate dall’INPS in presenza dei relativi requisiti sanitari e di reddito sono:

  • Per gli invalidi civili:
    • pensione di inabilità (invalidi totali);
    • indennità di frequenza (minori invalidi);
    • assegno mensile (invalidi parziali);
    • indennità di accompagnamento.
  • Per i ciechi civili:
    • pensione ai ciechi assoluti;
    • pensione ai ciechi parziali;
    • indennità speciale;
    • indennità di accompagnamento.
  • Per i sordi:
    • pensione;
    • indennità di comunicazione.

Analizziamo di seguito quelle principali,

Indennità di accompagnamento per invalidi civili

L’indennità di accompagnamento spetta agli invalidi civili al 100% residenti in Italia, senza limiti di reddito e senza limiti relativi all’età.

L’accompagnamento è riconosciuto ai soggetti mutilati o invalidi totali per i quali è stata accertata l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore oppure l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.

  Regione Lombardia riduce le risorse statali destinati ai disabili gravi

Per il 2019 l’importo dell’indennità è di 517,84 euro al mese. 

Una volta avvenuto l’accertamento dei requisiti sanitari e amministrativi previsti, il beneficio viene corrisposto per 12 mesi a decorrere dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.

Assegno mensile di assistenza con invalidità civile tra il 74% e il 99%

L’assegno mensile di assistenza è una prestazione economica che possono richiedere gli invalidi parziali di età compresa tra i 18 e i 67 anni nel 2019 (tale termine è suscettibile di variazione in relazione alla revisione periodica, da parte del Governo, dell’età pensionabile in relazione alle aspettative di vita), con una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 74% e il 99%, che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge.

Per l’anno 2019 l’importo dell’assegno è di 285,66 euro e viene corrisposto per 13 mensilità. Il limite di reddito personale annuo riferito al 2018 è invece pari a 4.906,72 euro.

Pensione invalidità civile al 100%

Gli invalidi civili al 100% (totale e permanente inabilità lavorativa), di età compresa tra i 18 e i 67 anni hanno diritto alla pensione di inabilità.

La pensione di invalidità civile è riconosciuta dall’INPS previa presentazione della domanda.

Per l’anno 2020 l’importo della pensione è di 286,81 euro e viene corrisposto per 13 mensilità. Per fare domanda è necessario rispettare un limite di reddito che per il 2019 è pari a 16.814,34 euro.

Al compimento dell’età anagrafica per il diritto all’assegno sociale (67 anni nel 2020 l’importo della pensione di inabilità civile viene adeguato all’importo dell’assegno sociale e non è più possibile sottoporre il soggetto alla verifica della sussistenza dei requisiti sanitari.

  Aggiornamento: Nuova guida per quanto riguarda le agevolazioni fiscali dedicate ai disabili ( scaricabile in PDF)

Indennità mensile di frequenza ai minori di 18 anni

Per l’inserimento scolastico e sociale, l’INPS riconosce un’indennità di frequenza, erogata a domanda, ai cittadini minori di 18 anni ipoacusici o con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie dell’età che soddisfano i requisiti sanitari e amministrativi previsti dalla legge.

L’indennità viene corrisposta per tutta la durata della frequenza (fino a un massimo di 12 mensilità). Per il 2019 l’importo è di 286,81 euro mensili e il limite di reddito personale annuo è pari a 4.906,72 euro.

LIQUIDAZIONE AGLI EREDI DI RATEI DI INVALIDITÀ CIVILE MATURATI E NON RISCOSSI

Il rateo è la somma delle rate o quote di pensione non riscosse dal pensionato (tredicesima mensilità per le quote maturate o la quota parte dell’ultimo mese di pensione spettante) al momento della cessazione della pensione.

La cessazione avviene per morte del pensionato o decadenza del diritto.

La liquidazione del rateo per morte spetta ai superstiti del defunto.

ESENZIONE SPESE SANITARIE

La legge prevede l’esenzione di partecipazione alle spese sanitarie per tutte le prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale (SSN) per alcune categorie di invalidi.

AGEVOLAZIONI FISCALI E CONTRASSEGNO INVALIDI

I verbali rilasciati dalle commissioni mediche di invalidità civile, handicap, cecità, sordità, disabilità riportano anche l’esistenza dei requisiti sanitari necessari per la richiesta di rilascio del contrassegno invalidi e per le agevolazioni fiscali relative ai veicoli previsti per le persone con disabilità.

Invio delle dichiarazioni di responsabilità

Ogni anno l’INPS richiede ai titolari di prestazioni economiche d’invalidità civile l’attestazione della permanenza o meno dei requisiti amministrativi previsti dalla legge per il loro riconoscimento (articolo 1, legge 23 dicembre 1996, n. 662, e legge 24 dicembre 2007, n. 247).Il termine per la presentazione di tale attestazione è di norma fissato al 31 marzo di ciascun anno. Devono presentare la dichiarazione di responsabilità i cittadini che percepiscono prestazioni legate all’invalidità civile e i titolari di assegno/pensione sociale, tramite il servizio online (disponibile anche per CAF e liberi professionisti).Le dichiarazioni variano a seconda del tipo di provvidenza economica di cui si è titolari, come sono diversi fra loro i modelli che è necessario compilare.
Nella tabella seguente sono sinteticamente riportati gli obblighi di dichiarazione a seconda delle diverse minorazioni riconosciute.
Per ulteriori approfondimenti consulta la Scheda Prestazione Invio delle dichiarazioni di responsabilità (ICRIC/ICLAV/ACC AS-PS)

  Botte con il frustino e scotch sulla bocca dei bambini disabili
Titolari Modelli di dichiarazione
Invalidi civili
Minori titolari di indennità di frequenza Modello RED
Modello ICRIC FREQUENZA
Titolari di sola indennità di accompagnamento Modello ICRIC
Titolari di sola pensione (invalidi 100%) Modello RED
Titolari di pensione e indennità di accompagnamento Modello RED
Modello ICRIC
Titolari assegno mensile di assistenza (invalidi parziali) Modello RED
Modello ICLAV
Titolari di assegno/pensione sociale Modello ACC AS/PS
Ciechi civili
Titolari di sola indennità di accompagnamento (parziali o assoluti) Nessuna dichiarazione
Titolari di pensione e indennità di accompagnamento (parziali o assoluti) Modello RED
Sordi
Titolari di sola indennità di comunicazione Nessuna dichiarazione
Titolari di pensione e di indennità di comunicazione Modello RED

Rimandiamo al sito INPS per ulteriori approfondimenti.

3 pensiero su “Tabella percentuali invalidità e benefici economici”
  1. Non capisco una cosa cge riguarda gli inv civ con assegno di imvalidita di chi vive solo come è possibile che molti ricevano col 75%500 euro ( più eventuale affitto)senza tener conto dell invalidità come reddito sulla due mentre altri a pari situazione ricevano 200e rotti (più eventuale contributo affitto..l.????????ma non c è gente che sta combattendo di non considerarlo come reddito?allora inps non ha idee chiare che non sa dare risposta e come faranno se errore a ridare indietro per colpa non loro Sono la maggioranza quelli a cui non è considnredd la pensione invalidita.non avrebbe dovuto essere un introito alla pensione come finora sostenuto????*

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *