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Come si apprende dal portale cartadeldocente.it, dalla metà di settembre l’applicazione sarà aperta per consentire la gestione del bonus.
Quindi, il caricamento dei 500 euro sulla carta dovrebbe avvenire in questi giorni.
Ai portafogli dei docenti – precisa il MI – saranno attribuiti anche i residui relativi all’anno scolastico 2019/2020.
Per accedere al bonus dei 500 euro previsti per l’anno scolastico 2020-2021 e agli importi dei buoni non validati relativi all’a.s. 2019/20 si utilizza lo SPID (Come richiedere SPID).
Gli insegnanti possono consultare la composizione del proprio borsellino elettronico attraverso la specifica funzione di “storico portafoglio”.
Fino al 31 agosto 2020 era ammesso l’acquisto, con la Carta docente, di dispositivi hardware finalizzati all’aggiornamento professionale anche per organizzare la didattica a distanza come webcam e microfoni, penne touch screen, scanner e hotspot portatili. Al momento non si sa se questa possibilità sarà estesa anche all’a.s. 2020/21.
Salvo modifiche di cui al momento non siamo a conoscenza, i 500 euro per i docenti si possono spendere in diversi modi:
- libri e testi, anche in formato digitale, pubblicazioni e riviste comunque utili all’aggiornamento professionale;
- personal computer, computer portatili o notebook, computer palmari, e-book reader, tablet, strumenti di robotica educativa;
- software;
- iscrizione a corsi per attività di aggiornamento e di qualificazione delle competenze professionali, svolti da enti accreditati presso il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;
- iscrizione a corsi di laurea, di laurea magistrale, specialistica o a ciclo unico, inerenti al profilo professionale, ovvero a corsi post lauream o a master universitari inerenti al profilo professionale;
- titoli di accesso per rappresentazioni teatrali e cinematografiche;
- titoli per l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali e spettacoli dal vivo;
- iniziative coerenti con le attività individuate nell’ambito del piano triennale dell’offerta formativa delle scuole e del Piano nazionale di formazione.
Altri dispositivi elettronici che hanno come principale finalità le comunicazioni elettroniche, come ad esempio gli smartphone, non sono da considerarsi prevalentemente funzionali ai fini promossi dalla Carta del Docente.
Non vi rientrano le componenti parziali dei dispositivi elettronici, come toner cartucce, stampanti, pennette USB, videocamere, fotocamere e videoproiettori.
Non è possibile neanche acquistare abbonamenti per la linea di trasmissione dati ADSL, in quanto l’ADSL è una tecnologia di trasmissione dati utilizzata per l’accesso alla rete Internet. Non è quindi un software destinato alle specifiche esigenze formative di un docente. Non vi rientrano neppure il pagamento del canone RAI o la Pay tv.