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di Giuseppe Musto
Dalla pandemia usciremo migliori: è stato questo il mantra recitato per due anni, due lunghissimi anni.
Un fenomeno che è tornato ad assumere negli ultimi anni una qualche rilevanza anche statistica,oltre che sociologica, è quello noto alla scienza con il nome “effetto Dunning-Kruger”.
Tale effetto indica, in breve, che coloro che sono incompetenti in un ambito hanno generalmente scarsa comprensione o consapevolezza della propria incompetenza, con conseguenze tutt’altro che banali.
Ormai tutti sono diventati esperti di tutto.
Lo studio di Justin Kruger e David Dunning ha comprovato perché le persone più incapaci e stupide si trovano a pensare di aver ragione. Come prova concreta si può osservare quanto la conoscenza incompleta e fuorviante porti le persone che subiscono l’effetto “effetto Dunning-Kruger”.
E se chi è stupido fosse troppo stupido per accorgersi di essere stupido?”
Questa è la domanda da cui sono partiti due ricercatori della Cornell University, che nel 1999 hanno studiato e definito il cosiddetto Effetto Dunning-Kruger: quel curioso cortocircuito che avviene nella mente di chi è incompetente.
Certo, se l’idiota inconsapevole, dopo aver visto la sua squadra preferita si sente un esperto allenatore, non danneggia nessuno.
Ma se tutti si improvvisano scienziati, virologi, medici le conseguenze possono essere ben peggiori.
Incrociare questi personaggi è sempre più frequente.
Quando succede nella vita reale, come sul posto di lavoro o in qualche ufficio pubblico, diventa davvero sgradevole e difficile da gestire.
Come si usa dire: “la madre degli idioti è sempre incinta”
Ebbene, non è colpa loro, né della madre ci mancherebbe, perché come diceva Charles Darwin: “L’ignoranza genera più fiducia della conoscenza.”