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Raggiunto l’accordo per il contratto di mobilità per il personale docente, ATA ed educativo per il triennio 2019/22. Numerose le novità, dalla modifica delle percentuali alla titolarità su scuola, al ripristino della fase comunale.
La mobilità per il prossimo anno scolastico sarà esclusivamente con titolarità su scuola, sia la mobilità territoriale che professionale, sia la mobilità provinciale che interprovinciale.
A decorrere dal prossimo anno scolastico 2019/20 non ci sarà più la titolarità su ambito territoriale e tutti i docenti risulteranno titolari su scuola. Tra le preferenze esprimibili non sono più previsti, infatti, gli ambiti territoriali, ma solo scuole, distretti, comuni e province
La titolarità su scuola interesserà sia i docenti che parteciperanno alla mobilità sia coloro che non presenteranno domanda.
I docenti titolari su ambito acquisiranno titolarità su scuola prima della mobilità e coloro che vorranno partecipare alla mobilità risulteranno avere, quindi, la titolarità non più su ambito ma su scuola. In ogni caso non sarà obbligatorio presentare domanda di mobilità per acquisire titolarità su scuola, in quanto questo sarà automatico a prescindere dai movimenti
Come stabilito nell’art.6 comma 8 del CCNI, “Prima di eseguire la mobilità, i docenti con incarico triennale , inclusi i docenti con incarico triennale in scadenza al 31 agosto 2019, acquisiscono la titolarità sulla scuola di incarico. I docenti titolari su ambito, privi di incarico su scuola, sono assegnati sulla provincia”
Questi docenti, quindi, risulteranno titolari nella scuola di incarico triennale prima della mobilità e se non parteciperanno ai movimenti, oppure parteciperanno ai movimenti senza essere soddisfatti nella richiesta per ottenere una nuova sede, rimarranno titolari in questa scuola nel 2019/20
Punti dell’accordo secondo il CCNL 2016/18
- il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo sulla mobilità sarà triennale;
- il personale docente potrà partecipare annualmente ai movimenti, ossia ai trasferimenti e ai passaggi di ruolo/cattedra, esclusi coloro i quali otterranno la mobilità su una delle scuola richieste a domanda;
- i docenti, che otterranno una delle scuole richieste volontariamente, non potranno chiedere nuovamente il trasferimento/passaggio prima di tre anni dalla precedente istanza.
I docenti, che ottengono il movimento richiesto, (trasferimento o passaggio di ruolo/cattedra) saranno titolari su scuola.
Queste le percentuali dei posti vacanti e disponibili da destinare alle immissioni in ruolo e ai trasferimenti:
- 50% alle immissioni in ruolo;
- 50% , stabilite nell’accordo raggiunto il 22 dicembre, saranno valide per il prossimo triennio:
2019-20: 40 % ai trasferimenti interprovinciali e 10% ai passaggi;
2020-21: 30% ai trasferimenti interprovinciali e 20% ai passaggi;
2021/22: 25% ai trasferimenti interprovinciali e 25% ai passaggi.
Il vincolo di permanenza triennale riguarda coloro che sono soddisfatti in una delle preferenze puntuali su scuola o che ottengono una scuola del comune di attuale titolarità, anche attraverso la scelta del codice sintetico.
I docenti che chiedono e ottengono la titolarità di scuola attraverso preferenza sintetica, provincia, comune o distretto, invece, possono ripresentare la domanda anche negli anni successivi, senza nessun blocco.
I docenti beneficiari delle precedenze previste nel CCNI, i docenti trasferiti d’ufficio o a domanda condizionata (anche se soddisfatti su una delle preferenze espresse) non sono soggetti nessun vincolo.
I docenti con supplenza annuale FIT, all’esito positivo della prova finale verranno riconfermati con titolarità di scuola dal 1° settembre 2019 sulla sede di attuale servizio.
Per i docenti FIT individuati da graduatorie pubblicante entro il 31 dicembre sarà accantonato un numero di posti a livello provinciale e al termine della mobilità sceglieranno la scuola su tutta la provincia (quindi dopo la mobilità prima delle immissioni)
La mobilità si svolgerà secondo le seguenti fasi:
- comunale;
- provinciale;
- interprovinciale.
I docenti, che chiederanno trasferimento e/o passaggio di ruolo/cattedra, potranno indicare nel modulo domanda, senza alcun vincolo, preferenza su:
- scuola;
- comune;
- distretto;
- provincia.
Sarà possibile esprimere anche tutte preferenze su scuola.
I movimenti saranno pubblicati in un’unica data per tutti gli ordini e gradi di istruzioni.
La novità permetterà di sfruttare tutti i posti che si rendono via via disponibili nel corso dell’elaborazione dei trasferimenti/passaggi, oltre che di anticipare i tempi per arrivare ad avere tutti i docenti in cattedra dal 1° settembre.
Ricordiamo che il Miur ha ritirato la proposta secondo cui i trasferimenti da posto di sostegno a posto comune sarebbero dovuti avvenire sul 50% dei posti disponibili.
La tabella titoli rimane invariata.
Quindi rimane il servizio preruolo e ruolo valutato 6 punti solo nella domanda di mobilità, come negli anni scorsi.
Ipotesi di contratto mobilita personale-docente-educativo e ATA