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Di Giuseppe Musto
Tiziana Civitani classe 84 solista della storica band Ladri di carrozzelle, la Rossa. (così la chiamano) Una donna con grinta da vendere che quando canta la sensibilità che la caratterizza è la stessa con cui rende melodie le emozioni più intime e personali. La gentilezza, oltre al talento, è uno dei suoi punti di forza. La sua voce è appassionata e coinvolgente. In un intervista in esclusiva per LaGS l’artista ci ha svelato le sue emozioni e i prossimi progetti.
Dove sei cresciuta, e com’è stato crescere dove sei cresciuta?
Sono nata a Roma ma sono cresciuta Guidonia, mi sono trasferita all’età di 6 anni, crescere in provincia ha avuto i suoi lati negativi e positivi, le grandi città hanno servizi più funzionali per le persone con disabilità, ma la provincia è meno caotica.
Hai sempre sognato di diventare una cantante?
Direi di no, quando ero piccola per assurdo volevo fare la ballerina, guardavo i cartoni animati e sognavo, poi a 12 anni per gioco ho scoperto di avere talento nel canto, ed ho pensato che forse cantare sarebbe stato più adatto a me!
Che ruolo ha la musica nella tua vita?
La musica per me è principalmente un mezzo di comunicazione, con la musica si possono raccontare e far capire cose che probabilmente a parole non arriverebbero così d’impatto come una canzone. È anche un motivo di riscatto in un mondo in cui ancora si pensa che chi ha una disabilità non possa fare questo o quello, ne tantomeno musica!
Chi ti ha ispirato nella tua carriera?
Credo mia madre e mia sorella, mia madre perché ha sempre cantato per hobby, ho ereditato da lei, mia sorella perché, insieme a mia madre sono state le prime a crederci, e ad aiutarmi in ogni modo a “sbocciare”.
Spiega la tua arte in una frase o, ancora meglio, in una parola?
Magia.
La canzone più allegra?
Distrofichetto dei Ladri di Carrozzelle, storico pezzo che ironizza sulla disabilità.
La canzone più energica?
The Show must go on dei Queen, adoro cantarla.
La canzone che più ti descrive?
Creep dei Radiohead, ho anche un anima romantica.
La canzone che potrebbe essere la colonna sonora della tua vita?
Forse sempre The show must go on, lo spettacolo della vita, deve andare avanti sempre e comunque!
Quanto conta secondo te la passione, la costanza e la motivazione per avviare una carriera musicale?
È essenziale tutto, la passione la costanza, la motivazione.. La fortuna da una mano ad iniziare, facendo capitare incontri ed eventi, ma la responsabilità di accorgersene e sfruttare le occasioni, lavorando sodo, senza farsi scoraggiare dalle difficoltà, è tutta nostra.

Quali sono i tuoi progetti attuali e per il futuro?
Attualmente siamo impegnati con la trasmissione “O anche no” che va in onda tutti i venerdì intorno a 0:30 e le domeniche intorno alle 9:30 su RAI 2, trasmissione ottenuta dalla caparbietá della nostra Paola Severini Melograni, dove si affronta l’argomento della disabilità come risorsa, ottenuta da chi ci si dedica e ci lavora quotidianamente. Per il futuro abbiamo già qualche data per l’estate, sperando che questa pandemia ci lasci liberi di poter tornare a viaggiare e fare musica.
Ringraziando Tiziana per il tempo che ci ha dedicato, mi viene in mente una citazione di Harry Allen Overstreet, scrittore, docente americano e famoso autore di psicologia e sociologia: “Ho i miei dolori, amori, piaceri particolari; e tu hai i tuoi. Ma dolore, gioia, desiderio, speranza, amore, appartengono a tutti noi, in ogni tempo e in ogni luogo. La musica è l’unico mezzo con cui sentiamo queste emozioni nella loro universalità.”