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di Giuseppe Musto
In un contesto sempre più attento ai diritti e alle esigenze degli alunni con disabilità, la FISH Campania, Federazione Italiana Superamento Handicap, interviene per fare chiarezza su alcune affermazioni recenti riguardanti la figura dell’“Assistente Materiale”. L’accusa di confusione, sollevata da Vannini della UIL RUA Campania, offre l’opportunità di un’analisi approfondita sul tema dell’assistenza scolastica.
È cruciale puntualizzare che il termine “Assistente Materiale” non trova fondamento nel quadro normativo italiano. Le normative attualmente in vigore, tra cui la Legge 104/1992 e il Decreto Ministeriale 5669/2011, definiscono in modo chiaro e specifico i compiti e i ruoli degli assistenti specialistici. Questi professionisti sono destinatari di funzioni di supporto educativo e sociale, precisamente concepite per favorire l’inclusione degli studenti con disabilità nel sistema educativo.
Un aspetto di fondamentale importanza riguarda l’assistenza all’igiene personale, una necessità cruciale per il benessere degli alunni con disabilità. FISH Campania sottolinea che tale responsabilità ricade esclusivamente sul Ministero dell’Istruzione e non può essere delegata ai Comuni. Questo principio è stato confermato anche dalla Corte dei Conti, che ha ricordato, nella Delibera n. 23/2017, come un’errata spesa da parte dei Comuni per operatori assistenziali in assenza di un chiaro mandato normativo possa portare a danni erariali.
In un contesto in cui il diritto all’istruzione e alla dignità devono essere garantiti per tutti, la FISH Campania insiste sulla necessità di una corretta informazione e aggiornamento da parte di tutti gli attori coinvolti, inclusi i sindacati. È imperativo che chi opera nel settore dell’istruzione comprenda appieno le normative esistenti riguardanti la disabilità, insieme alle responsabilità connesse, in linea con i principi sanciti dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.
FISH Campania invita quindi la UIL RUA Campania a un costruttivo aggiornamento normativo e a una riflessione profonda sulla distinzione tra le varie tipologie di assistenza. Solo attraverso un’adeguata formazione e una maggiore chiarezza si potrà assicurare un sistema educativo realmente inclusivo, in grado di rispettare e promuovere i diritti di tutti gli studenti.
In conclusione, la strada per un’efficace inclusione scolastica passa attraverso la consapevolezza e l’informazione corretta dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno, affinché l’istruzione diventi un diritto accessibile e rispettato per tutti, senza eccezioni.