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La Procura di Roma ha avviato un’indagine per ‘falso aggravato’ sul concorso per dirigenti scolastici che si è svolto tra il 2018 e il 2019.
Si parla di conflitti d’interesse, fughe di notizie, disparità di trattamento, persino inefficienze del software: le pm hanno effettuato le prime iscrizioni sul registro degli indagati.
Concorso per dirigenti scolastici, la Procura di Roma ha aperto un fascicolo sulle prove svolte tra il 2018 e il 2019. Come riporta il ‘Corriere della Sera’ di giovedì 8 ottobre, viene contestato il ‘falso aggravato’ ad alcuni responsabili della procedura per il reclutamento di circa 2400 presidi.
Il fascicolo è stato trasmesso ad altre 5 procure italiane affinché queste indaghino, a loro volta, sulla procedura concorsuale: si tratta degli uffici giudiziari di Catania, Santa Maria Capua Vetere, Bologna, Ravenna e Napoli.
Sullo stesso concorso, per altro, si dovrà pronunciare presto il Consiglio di Stato dopo che il Tar ha dato ragione al gruppo di candidati che ha chiesto l’annullamento delle prove concorsuali. Proprio dall’esposto dei concorrenti sarebbero emersi degli elementi che hanno fatto scattare l’indagine.
Concorso presidi, contestato il falso aggravato ad alcuni responsabili della procedura
Gli elementi riguardano le diverse percentuali di ammessi nelle varie regioni, la composizione delle commissioni e delle sottocommissioni esaminatrici e la fuga di notizie riguardanti le prove scritte: alcuni siti internet avrebbero riportato ‘lo stato di avanzamento delle correzioni con dovizia di particolari’.