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di Giuseppe Musto

Maddaloni (CE) – Nella provincia di Caserta, un tredicenne affetto da autismo ha vissuto mesi di un autentico calvario a causa del bullismo perpetrato da alcuni suoi compagni di scuola media. Insulti, aggressioni fisiche e verbali, tutto amplificato da una chat di gruppo, hanno trasformato la vita di questo giovane in un incubo, finché non ha trovato il coraggio di raccontare ai genitori la sua triste e difficile esperienza.

La denuncia presentata dai genitori ha portato all’intervento della Polizia, che ha avviato le indagini dopo aver appreso dei ripetuti abusi subiti dal ragazzo. Gli investigatori della Divisione anticrimine della questura di Caserta hanno scoperto che dal maggio 2023 e per tutto l’anno scolastico, il tredicenne è stato il bersaglio di un vero e proprio raid di bullismo. Gli attacchi non si limitavano a insulti e denigrazioni, ma includevano vere e proprie aggressioni fisiche. In uno degli episodi più gravi, il ragazzo è stato accerchiato dai bulli che lo hanno spinto e preso in giro con frasi umilianti. In un’altra occasione, la situazione è degenerata: è stato costretto a spogliarsi, e le immagini condivise in un gruppo di messaggistica istantanea sono state utilizzate per umiliarlo ulteriormente.

La sofferenza di questo giovane è stata tale da costringerlo a intraprendere un percorso di trattamento farmacologico per affrontare la depressione. Questo triste e raccapricciante caso rappresenta non solo la vulnerabilità di un ragazzo con disabilità, ma anche una problematica sociale di ampio respiro, che richiede un’attenzione e un intervento immediati.

Le autorità locali, in risposta alle denunce, hanno identificato i cinque giovani bulli coinvolti. Tre di loro, di età compresa tra i 12 e i 14 anni, sono stati ammoniti dal questore di Caserta, Andrea Grassi. Due di questi, essendo minorenni, non possono essere perseguiti penalmente, ma l’ammonimento è stato reso possibile grazie al Decreto Caivano, che amplia le misure di prevenzione per i minori. Il terzo autore, pur avendo all’epoca dei fatti meno di 14 anni, adesso potrebbe affrontare denunce penali.

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La questura di Caserta, in collaborazione con i Servizi sociali del Comune di Maddaloni, sta promuovendo iniziative volte a sensibilizzare i giovani sulle conseguenze del bullismo e a recuperare i valori civici tra i ragazzi coinvolti nelle azioni contro la vittima. Tuttavia, episodi di bullismo come questo non sono eventi isolati, ma rappresentano un allarmante trend che continua ad affliggere le scuole italiane.

La storia di questo tredicenne è una chiamata d’attenzione per tutti: genitori, insegnanti e istituzioni devono unirsi per combattere contro ogni forma di bullismo, per garantire a tutti i bambini, indipendentemente dalle loro condizioni, il diritto a crescere in un ambiente sicuro e rispettoso. Il bullismo non può essere tollerato: è tempo di agire, prima che altre storie di sofferenza simili possano ripetersi.

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