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di Giuseppe Musto
Napoli – Il tema dell’assistenza agli alunni con disabilità a Napoli sta generando un acceso dibattito e preoccupazione tra genitori, operatori e istituzioni. Attualmente, circa 2000 alunni con disabilità stanno affrontando una grave mancanza di supporto, poiché il Comune ha recentemente comunicato che non garantirà più l’assistenza materiale (di base), ritenuta non di sua competenza. Questo cambiamento ha scatenato proteste tra i lavoratori di Napoli Servizi, ai quali è stata assegnata una nuova mansione, ridimensionando così il loro ruolo nel fornire assistenza scolastica.
La distinzione tra assistenza materiale e specialistica è cruciale in questo contesto. L’assistenza materiale è di responsabilità delle scuole, mentre quella specialistica spetta agli enti locali. La confusione di competenze ha creato tensioni e disagi sia per gli alunni sia per i lavoratori coinvolti. L’assessore al Welfare, Luca Fella Trapanese, ha cercato di chiarire la situazione, sottolineando che il Comune non può più occuparsi dell’assistenza materiale a causa di vincoli normativi e della Corte dei Conti.
In risposta a questa situazione, è stato annunciato un bando comunale per garantire assistenza specialistica, con la promessa che gli aiuti possano iniziare già a ottobre, a differenza di anni precedenti in cui l’assistenza arrivava solo a febbraio. Tuttavia, i lavoratori di Napoli Servizi esprimono preoccupazione e chiedono chiarimenti sul loro futuro lavorativo e sulla gestione dell’assistenza.
In questo contesto, Daniele Romano, presidente della sezione campana di Fish, ha posto l’accento sull’importanza di chiarire le responsabilità degli enti e ha espresso la necessità che l’Ufficio Scolastico Regionale assuma le proprie competenze nel garantire assistenza agli alunni con disabilità.
Il dialogo tra le istituzioni e le parti coinvolte è essenziale per risolvere la crisi e garantire che gli alunni con disabilità ricevano il supporto necessario per il loro diritto all’istruzione e all’inclusione sociale.