Ascolta articolo
|
Milano – Senza preoccuparsi del disagio enorme che poteva creare, Aveva parcheggiato l’auto nel posto per disabili nel sotterraneo del centro commerciale di Carugate, nel Milanese.
Subito dopo essere stato multato, aveva affisso un cartello di insulti sgrammaticati prendendosela con “l’handiccappato” che aveva chiamato i vigili e dicendosi “contento” per la disgrazia che gli era capitata.
La Procura di Monza ha chiesto l’archiviazione per l’uomo, un ingegnere quarantenne in quanto il reato di diffamazione aggravata, per il quale era stato denunciato dalla Ledha (Lega per i diritti delle persone con disabilità), è costituito “dall’offesa alla reputazione di una persona determinata” mentre, secondo varie sentenze della Cassazione, non sussiste nel caso in cui vengano pronunciate o scritte frasi offensive “nei confronti di una o più persone appartenenti a una categoria, anche limitata”, se le persone a cui le frasi sono indirizzate “non sono individuabili”.
Che commento volute che ci sia per una sentenza che non ammette la costituzione di parte civile di una Associazione. Silenzio della stampa
a quanto pare se non fai parte di una lobby non conti niente neanche davanti alla legge