𝗧𝗮𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮, 𝗶𝗹 𝗧𝗿𝗶𝗯𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗹𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗻𝗮 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗕𝗮𝘁𝘁𝗶𝗽𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮

𝗧𝗮𝗴𝗹𝗶𝗼 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝗱𝗶 𝗮𝘀𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘇𝗮 𝘀𝗽𝗲𝗰𝗶𝗮𝗹𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮, 𝗶𝗹 𝗧𝗿𝗶𝗯𝘂𝗻𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗶 𝗦𝗮𝗹𝗲𝗿𝗻𝗼 𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮𝗻𝗻𝗮 𝗶𝗹 𝗖𝗼𝗺𝘂𝗻𝗲 𝗱𝗶 𝗕𝗮𝘁𝘁𝗶𝗽𝗮𝗴𝗹𝗶𝗮 𝗽𝗲𝗿 𝗱𝗶𝘀𝗰𝗿𝗶𝗺𝗶𝗻𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗶 𝗰𝗼𝗻𝗳𝗿𝗼𝗻𝘁𝗶 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝗮𝗹𝘂𝗻𝗻𝗶 𝗰𝗼𝗻 𝗱𝗶𝘀𝗮𝗯𝗶𝗹𝗶𝘁𝗮̀.

Il Comune di Battipaglia e altri Comuni della provincia di Salerno, con la delibera n. 4 del 23.01.2024, avevano drasticamente tagliato le ore di assistenza specialistica necessarie per garantire la piena inclusione scolastica degli alunni con disabilità.

Il Tribunale di Salerno, interpellato dai legali di Osservatorio182 su richiesta di un Comitato di cittadini, ha accertato la condotta discriminatoria dell’amministrazione comunale e, di conseguenza, ha ordinato al Comune di Battipaglia di ripristinare il numero di ore di assistenza specialistica (15 ore settimanali) stabilito dal Piano Educativo Individualizzato.

Secondo il Tribunale di Salerno, “La comparazione degli interessi in gioco, da un lato il superiore diritto all’istruzione e all’uguaglianza vantato dal minore e dall’altro le esigenze di bilancio del Comune, fa si che a prevalere sia il diritto incomprimibile del fanciullo che non può essere violato per esigenze finanziarie.
Da ciò consegue che poiché il minore ha diritto a 15 ore settimanali di assistenza specialistica, non è ammissibile alcuna riduzione del monte ore individuato nel PEI, riduzione che si concreta in un’aperta lesione del diritto fondamentale all’istruzione, all’inclusione sociale e che si risolve in una forma di discriminazione basata sulla condizione di handicap del ricorrente”.

Il Tribunale di Salerno, dunque, ha ribadito l’orientamento della Corte Costituzionale, secondo il quale «è la garanzia dei diritti incomprimibili ad incidere sul bilancio, e non l’equilibrio di questo a condizionarne la doverosa erogazione» (così punto 13 della sentenza della Corte Costituzionale n. n. 275 del 2016).
Del resto, subordinare l’erogazione delle risorse per l’inclusione scolastica individuate nel PEI alle mutevoli disponibilità finanziaria dell’amministrazione significherebbe degradare la pretesa di assistenza per i minori affetti da disabilità grave da “diritto fondamentale” ad aspettativa di (mero) fatto, la cui soddisfazione effettiva dipenderebbe dalle mutevoli scelte di bilancio degli enti locali.

Le famiglie interessate a ottenere assistenza legale da Osservatorio182 – il cui 𝘀𝗶𝘁𝗼 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝗻𝗲𝘁 è consultabile alla pagina https://www.osservatorio182.it/ – possono:
– scrivere un e-mail a 𝙤𝙨𝙨𝙚𝙧𝙫𝙖𝙩𝙤𝙧𝙞𝙤𝟭𝟴𝟮.𝙛𝙖𝙢𝙞𝙜𝙡𝙞𝙚@𝙜𝙢𝙖𝙞𝙡.𝙘𝙤𝙢
– oppure inviare un messaggio WhatsApp al 𝟯𝟲𝟲𝟴𝟳𝟱𝟭𝟮𝟲𝟵 𝙤 𝟯𝟱𝟭𝟴𝟭𝟯𝟰𝟴𝟱